L’autotrapianto di capelli vivi è una tecnica di infoltimento delle zone del cuoio capelluto colpite da diradamento o calvizie attraverso il trasferimento di follicoli piliferi vitali, ossia di propri capelli vivi, che non sono geneticamente predisposti alla calvizie e che perciò possono considerarsi pressochè definitivi.
I capelli con i relativi bulbi vengono prelevati, scegliendoli con cura, dalle regioni posteriori e laterali del capo dello stesso paziente, evitando così qualsiasi rischio di rigetto e assicurando la ricrescita continua nelle zone dove sono impiantati.
Autotrapianto di capelli vivi: comunemente si utilizzano sinonimi come micro-trapianto o autotrapianto per indicare la stessa tecnica o le sue variazioni. L’intervento più moderno, raffinato e diffuso, consistente in innesti di singole unità follicolari, si dovrebbe chiamare micro autotrapianto di capelli FUT o, più precisamente, Follicular Unit Hair Transplantation: per comodità tuttavia, lo si definisce semplicemente trapianto di capelli.
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Cosa NON è un trapianto di capelli vivi?
- un impianto di capelli sintetici, ossia di fibre artificiali, create in laboratorio, che naturalmente non hanno un proprio ciclo vitale e di conseguenza non crescono;
- un impianto di capelli umani devitalizzati, ossia capelli propri o di un donatore recisi e trattati, completamente privi di attività di crescita;
- una rotazione di lembi, in cui i capelli ricrescono, ma indicata tuttavia solo per aree limitate (tecnica obsoleta non più utilizzata);
- un lifting del cuoio capelluto, che prevede l’eliminazione chirurgica della cute calva o di parte di essa;
- una protesi tricologica, prodotta con capelli morti o sintetici innestati su una base che replica la cute umana e che viene posta a contatto con il cuoio capelluto;
- una parrucca, ottenuta con capelli morti o sintetici innestati su una base grossolana e mantenuta in sede da elastici.
I migliori trapianti: in quali Paesi e a quali strutture rivolgersi
Come accade per tutte le branche della medicina e della chirurgia, i sempre più frequenti congressi scientifici mondiali consentono a chirurghi operanti in prestigiose cliniche americane e canadesi, così come in tutti gli altri Paesi, di scambiare continuamente i risultati dei propri studi e delle proprie esperienze. Così, il Centro Tricologico Tricomedit rende disponibile anche in Italia la tecnica più raffinata per la chirurgia della calvizie, garantendo l’assistenza medica e il comfort delle sua sale mediche.
E’ comunque fondamentale tener presente che, essendo l’autotrapianto di capelli FUE di capelli un atto medico, deve essere eseguito in un centro medico specializzato e dotato di una sala operatoria autorizzata dalle autorità competenti, rifuggendo pertanto dalle salette approntate da qualche centro estetico o tricologico.
L’intervento deve essere effettuato da un medico-chirurgo assistito da un’équipe di assistenti per rendere il più breve e confortevole possibile l’intervento. Si può dunque affermare che il miglior trapianto di capelli si valuta in funzione dell’esperienza del chirurgo, dal suo talento, dall’affiatamento dell’èquipe operatoria e dalla sicurezza di poter operare in una struttura medica specializzata.
A chi è consigliato l’autotrapianto di capelli vivi e a quale età?
A tutti coloro che, lamentando un certo grado di diradamento o calvizie del cuoio capelluto, desiderano incrementare il numero di capelli in modo graduale ma definitivo.
Se il paziente è sano non c’è alcun limite di età. Spesso si eseguono interventi su pazienti molto giovani di età compresa tra i 18 e i 21 anni, o su persone anziane fino a 75 anni. Statisticamente l’80% dei pazienti che si sottopongono al trapianto ha tra i 25 e i 40 anni.
Autotrapianto per le donne
Non esistendo una differenza sostanziale fra cuoio capelluto maschile e femminile, l’autotrapianto di capelli vivi è perfettamente adatto ed eseguibile anche sulle donne. Naturalmente un chirurgo competente ed esperto utilizzerà particolari tecniche ed accorgimenti per adattare l’intervento alle differenti esigenze estetiche di una donna rispetto ad un uomo: diversa attaccatura, acconciatura, foltezza ecc..Statisticamente 1 trapianto di capelli su 10 è effettuato senza alcuna controindicazione su donne.
Eventuali controindicazioni
L’autotrapianto è sconsigliato:
- qualora il cuoio capelluto sia affetto da alcune gravi malattie (ad esempio l’alopecia cicatriziale)
- se non esistono capelli in area donatrice (alopecia totale o universale) o se ve ne siano molto pochi
- quando le condizioni di salute del paziente non sono compatibili con il tipo di intervento
- se esistono difetti della coagulazione
- in presenza di diabete
- se il paziente è psicotico
- quando si desidera un infoltimento immediato (in tal caso è opportuno optare su sistemi come l’innesto di capelli sintetici o su sistemi non chirurgici)
Non vi è invece alcun motivo per sconsigliare un autotrapianto quando i capelli risultano sottili: naturalmente lo spessore del capello prelevato dalle zone occipitali/laterali sarà lo stesso anche in seguito al trasferimento nelle zone colpite da diradamento o calvizie.