Forfora grassa, come riconoscerla e come curarla

Forfora grassa

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La manifestazione della forfora grassa è sintomo di uno squilibrio del cuoio capelluto sotto forma di scaglie collose e di colore giallo. Queste sono il risultato di un accumulo di cellule in sfaldamento e sebo ossidato che, con il trascorrere del tempo,  possono ostruire i bulbi piliferi e impedire ai capelli di crescere sani.  La forfora grassa si può accompagnare ad una presenza anomala di microrganismi che favoriscono l’insorgere del prurito, ma anche eccessiva secchezza o untuosità della cute. I capelli, con il tempo, diventano deboli, fini e opachi. In determinate condizioni, si può anche arrivare alla loro caduta.

 

Quali sono i diversi tipi di forfora?

La forfora si può distinguere in due principali tipologie, forfora secca o forfora grassa, a seconda dell’aspetto.

Nel caso della forfora secca, le squame prodotte sono fini, secche, grigie o biancastre e non si attaccano al cuoio capelluto ma cadono sulle spalle.

La forfora grassa (detta anche pitiriasi steatoide) si manifesta con squame spesse e di colore giallastro, aventi una consistenza cerosa/pastosa dovute ad una eccessiva produzione di sebo da parte del cuoio capelluto che si accumula all’esterno dei follicoli piliferi, ricoprendo le scaglie desquamate. Gli individui affetti da forfora grassa presentano, quindi, capelli grassi dal classico aspetto untuoso e dall’effetto “sporco”.

La forfora grassa può accompagnarsi ad altre patologie del cuoio capelluto come la dermatite seborroica e la psoriasi. Il questi casi il cuoio capelluto è spesso irritato, arrossato e il prurito è abbastanza intenso.

 

Cause della forfora grassa

La forfora si manifesta con un accelerato ricambio delle cellule epidermiche che, in conseguenza dell’aumento di velocità di migrazione, non riescono a raggiungere la completa maturazione prima di distaccarsi. Si formano pertanto delle squame bianche o grigiastre (ammassi di cellule cornee), localizzate in chiazze o, più spesso, diffusamente distribuite su tutto il cuoio capelluto.

La forfora, che può essere leggera, moderata o acuta è un fenomeno frequente e interessa sia gli uomini che le donne. Può formarsi in qualsiasi momento e tutti i tipi di capello e di cuoio capelluto ne sono soggetti. Le cause possono essere diverse a seconda della tipologia e in generale multifattoriali.

Sono, ad ogni modo, del tutto infondate le tanto spesso citate responsabilità dell’apparato digerente e in particolar modo del fegato. E’ scientificamente provato, invece, il legame tra forfora e un micete (fungo), il Malassezia furfur. Questo particolare fungo è presente in grande quantità nelle squame e fra i capelli dei soggetti con forfora, ma il suo ruolo patogenetico non è definitivamente chiarito. La forfora, infatti, può comunque anche essere presente in assenza di Malassezia, per cui non è ancora del tutto chiarito se sia il micete responsabile della forfora o, al contrario, un cuoio capelluto con forfora costituisca un terreno favorevole al suo sviluppo.

Ad ogni modo, la presenza in quantità eccessiva del micete può innescare circoli viziosi che favoriscono l’insorgenza della forfora grassa. il fungo, infatti,  si nutre delle sostanze contenute nelle secrezioni sebacee prodotte dal cuoio capelluto che, di riflesso, si irrita secernendo ancora più sebo. L’eccessiva produzione di sebo, a sua volta, favorisce lo sviluppo di Malassezia furfur, dando così origine a un circolo vizioso. Al contempo, la proliferazione incontrollata di questo fungo fa sì che vi sia un aumento del ricambio cellulare, favorendo perciò la desquamazione del cuoio capelluto.

Nonostante il ruolo determinante della Malassezia, la forfora grassa può essere il risultato di una serie di concause. Fra i fattori che sembrano essere coinvolti o che possono predisporre alla comparsa della forfora grassa, sono indicati:

  • Utilizzo di prodotti detergenti molto alcalini ed eccessivamente sgrassanti;
  • Condizioni di ansia e stress;
  • Squilibri endocrini o ormonali (da cui originerebbe la produzione eccessiva di sebo);
  • Abbassamento delle difese immunitarie (condizione che può favorire la replicazione eccessiva di Malassezia furfur e di altri microorganismi);
  • Predisposizione genetica;
  • Disordini alimentari e una dieta ricca di zuccheri, grassi e alcol, potrebbero favorire la comparsa del disturbo

 

Cure e trattamenti contro la forfora grassa

Le linee di intervento contro la forfora grassa possono essere di due tipologie in funzione della sua gravità.

Nei casi più leggeri può essere sufficiente un trattamento cosmetico con il ricorso ad uno shampoo ad azione dermopurificante delicato e adatto a lavaggi frequenti. In questo modo è possibile rimuovere l’eccesso di sebo in eccesso e favorire l’eliminazione delle squame giallastre della forfora grassa dal cuoio capelluto.

L’uso di uno shampoo antiforfora a base di zinco piritione o di solfuro di selenio, associati a sostanze dermopurificanti e seboregolatrici, possono produrre risultati analoghi. Le proprietà antibatteriche e antifungine dello zinco piritione, infatti, sono utili per contrastare l’azione di batteri e lieviti coinvolti nella formazione della forfora grassa. Il solfuro di selenio, invece, oltre ad esercitare attività blandamente antimicotiche, è anche in grado di ridurre la velocità del ricambio cellulare del cuoio capelluto, riducendo in questo modo la desquamazione.

Anche shampoo a base di catrame vegetale si sono dimostrati efficaci contro la forfora grassa, poiché sono in grado di rallentare la velocità del ricambio cellulare del cuoio capelluto, sebbene possa avere effetti irritanti e seccare eccessivamente i capelli.

Di fronte a situazioni particolarmente gravi di forfora grassa si rende necessario il ricorso a cure farmacologiche. Tra i farmaci più utilizzati troviamo il ciclopirox e ketoconazolo. Entrambe i principi attivi sono somministrati tramite shampoo medicati e svolgono un’azione antimicotica, utili per contrastare la proliferazione della Malassezia furfur.

In caso di inefficacia degli shampoo medicati, un’alternativa è l’impiego di corticosteroidi per uso topico (generalmente in forma di gel, lozione o crema).

Per il trattamento della forfora grassa esistono anche diverso rimedi naturali di vario tipo. Fra le varie soluzioni si possono citare gli estratti di foglie di ortica, ai quali vengono attribuite proprietà dermopurificanti, seboregolatrici e antiforfora. Ci sono anche alcuni oli essenziali che si possono impieare per lotta alla forfora grassa. Fra quelli maggiormente utilizzati, abbiamo l’olio essenziale di limone, dotato di proprietà astringenti, antibatteriche e dermopurificanti, e l’olio essenziale di salvia cui sono attribuite proprietà antifungine, antibatteriche e astringenti.

Ad ogni modo, di fronte alla presenza di forfora grassa di una certa entità è opportuno effettuare una visita tricologica specialistica, perché la forfora potrebbe essere un sintomo di patologie più gravi del cuoio capelluto che, a lungo andare, posso portare, come detto, alla caduta dei capelli.

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