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Calvizie femminile

La calvizie femminile è una forma frequente di alopegia androgenetica femminile che colpisce le donne, con una percentuale che può arrivare fino al 50% della popolazione. L’alopecia femminile si manifesta con modalità differenti rispetto all’uomo. Nei soggetti maschili la perdita dei capelli avviene soprattutto sulle tempie e sul vertice. La calvizie femminile si distingue da quella maschile per una comparsa più tardiva del diradamento, che si nota generalmente per la prima volta tra i 30 ed i 40 anni, e per la sua diversa localizzazione. L’alopecia donne risparmia la parte frontale ma coinvolge una regione più diffusa, in modo particolare il vertice o comunque le zone dietro la linea fronto-temporale.

Cause della calvizie femminile

La calvizie femminile è dovuta ad un progressivo assottigliarsi dei capelli a causa di una eccessiva sensibilità del follicolo agli effetti degli ormoni androgeni . La sensibilità del follicolo agli ormoni dipende da fattori genetici. L’alopecia androgenetica femminile non si associa necessariamente ad alterazioni ormonali Solo un terzo delle donne con alopecia androgenetica è affetta da patologie che causano un eccesso di androgeni, la più frequente delle quali è la Sindrome dell’ovaio policistico . In tutte le altre donne i dosaggi ormonali sono assolutamente normali in quanto la malattia dipende da un’eccessiva sensibilità del follicolo livelli fisiologici di ormoni. Nella donna soggette ad iperandrogenismo dovuto alla sindrome dell’ovaio policistico si manifestano cicli anovulatori, alterazioni mestruali, irsutismo e, frequentemente, obesità. Più rari sono i casi di iperandrogenismo legati alla presenza di neoplasie secernenti androgeni. Anche i livelli di estrogeni influenzano, positivamente, la salute dei capelli. A livello dei bulbi capilliferi, concentrazioni variabili di enzimi agenti su androgeni ed estrogeni, trasformano questi in composti derivati capaci di influenzare in modo rilevante la vita del capello fino alla comparsa di forme di calvizie femminile. In questi casi, i tessuti androgeno-responsivi sono caratterizzati dalla presenza di recettori per il androgeni e dell’enzima 5-alfa-reduttasi che converte il testosterone nel suo metabolita attivo, il diidrotestosterone, il vero responsabile dell’involuzione dei capelli e del conseguente diradamento. L’alopecia femminile può rendersi più evidente dopo la menopausa, epoca in cui si apprezza un calo generalizzato degli estrogeni con variazione del rapporto percentuale tra steroidi ovarici e surrenalici.

Cure per la calvizie nella donna

Le cure possibili per l’alopecia androgenetica femminile si distinguono in topiche e sistemiche. I trattamenti topici comprendono farmaci che vanno applicati direttamente sul cuoio capelluto, come il minoxidil o l’estrone solfato. Efficace può essere anche il trattamento con soluzioni idroalcoliche di progesterone naturale o dei suoi derivati 17-idrossilati, in associazione con lo spironolattone. Anche l’acido azelaico ha dimostrato efficacia nel contrastare l’alopecia femminile ed in particolare l’attività dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Le cure farmacologica contro l’alopecia androgenetica femminile è indicata, in particolare, dinanzi a casi di iperandrogenismo come appunto nella  Sindrome dell’ovaio policistico. Negli iperandrogenismi sostenuti da cause organiche (neoplasie androgeno-secernenti) è necessario rimuovere la causa stessa mediante intervento chirugico. Il trattamento farmacologico prevede l’utilizzo di spironolattone, da assumere che per via sistemica dal 16° al 25° giorno del ciclo mestruale, in genere in abbinamento ad un estroprogestinico per garantire la contraccezione. In caso di carenza progestinica, invece, è indicata la somministrazione di progestinici di sintesi per via sistemica. La soluzione terapeutica più comunemente adottata rimane la somministrazione combinata di estrogeni e progestinici, in particolare di etinilestradiolo e di ciproterone. Tale terapia viene sfruttato non solo nella cura calvizie femminile, ma anche nel trattamento delle manifestazioni dell’iperandrogenismo nella donna. Nel momento in cui si presenta una situazione particolarmente grave e permanente, è possibile prevedere il trapianto tra le possibile soluzioni al problema come cura per l’alopecia androgenetica femminile.

Diagnosi della calvizie femminile

Nel momento in cui la caduta dei capelli si fa più intensa e preoccupante, è indicato consultare un centro tricologico specializzato. Il tricologo, dopo un attento esame dello specifico caso potrà richiedere esami più indicati per individuare il trattamento più indicato per curare la alopecia androgenetica femminile. Lo screening introduttivo eseguito da parte del tricologo, durante la visita tricologica Tricomedit,  si compone di domande mirate per conoscere la situazione attuale e pregressa del paziente, e la possibile ereditarietà alla calvizie. La storia personale e familiare è importantissima per la diagnosi calvizie femminile. L’indagine prosegue su alimentazione, fattori di stress, cause chimiche, meccaniche, atmosferiche o psichiche. La seconda fase della visita tricologica Tricomedit consiste nell’esame obiettivo dello stato del cuoio capelluto e dei capelli con test strumentali. L’esame del cuoio capelluto, anche per la calvizie femminile, include l’utilizzo di una microcamera a luce polarizzata per accertare eventuali alterazioni come l’eccessiva secrezione sebacea o idratazione cutanea, fattori che potrebbero influenzare lo stato di salute del capello. Risultano utili in questa fase sia il pull test, una prova di trazione per  valutare la resistenza del capello e la sua robustezza, sia il tricogramma un test attraverso il quale si prelevano con una pinza un determinato numero di capelli nell’area diradata e sana per un analisi al microscopio che ci permette di individuare eventuali alterazioni del ciclo follicolare o anomalie del fusto del capello. Infine il wash test che consiste nel contare il numero dei capelli persi durante il lavaggio e la loro “ tipizzazione”. Per maggiori informazioni è possibile chiamare l’apposito numero verde 800 30 67 60 o compilare il modulo on line per richiedere una VISITA TRICOLOGICA GRATUITA.

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