PRP: il trattamento rigenerativo per la ricrescita dei capelli

PRP Trattamento rigenerativo autologo

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Cos’è il PRP e come funziona

Il PRP, acronimo di Platelet-Rich Plasma (plasma arricchito di piastrine), rappresenta una delle terapie più innovative nel campo della medicina rigenerativa applicata alla tricologia. Si tratta di una procedura che sfrutta le capacità rigenerative del nostro stesso organismo per favorire la ricrescita dei capelli e contrastare i fenomeni di diradamento e calvizie. Attraverso un semplice prelievo di sangue, viene estratto un concentrato di piastrine che, grazie alla centrifugazione, separa il plasma ricco di fattori di crescita dagli altri componenti ematici. Questi fattori, una volta reintrodotti nel cuoio capelluto, agiscono direttamente sui follicoli piliferi, stimolandone la riattivazione e favorendo la produzione di nuovi capelli più forti, spessi e vitali.

Il principio alla base del trattamento con PRP autologo  è tanto semplice quanto efficace: riattivare i processi naturali di rigenerazione cellulare attraverso l’utilizzo di sostanze biologiche provenienti dallo stesso paziente. Questo approccio elimina ogni rischio di rigetto o reazione allergica, poiché non vengono introdotti farmaci o sostanze esterne. La terapia PRP capelli è quindi completamente autologa, sicura e naturale.

 

PRP capelli: quando è indicato

La tecnica del PRP è indicato per uomini e donne che soffrono di perdita di capelli dovuta a cause diverse. Può essere utile nelle fasi iniziali della calvizie androgenetica, sia maschile che femminile, in presenza di diradamento diffuso o di capelli che appaiono più sottili e fragili rispetto al passato. È indicato anche nei casi in cui la caduta sia legata a stress, squilibri ormonali, diete drastiche o a un indebolimento generalizzato del cuoio capelluto. In pazienti che si sono sottoposti a trapianto di capelli, il PRP è spesso utilizzato come trattamento complementare per favorire l’attecchimento dei bulbi trapiantati e accelerare la guarigione dei tessuti.

È importante sottolineare che il PRP dà risultati apprezzabili quando i follicoli piliferi sono ancora vitali, anche se indeboliti. Nei casi in cui la calvizie sia molto avanzata e il follicolo completamente atrofizzato, il trattamento può migliorare la qualità dei capelli residui, ma non potrà generare nuovi bulbi.

 

PRP Trattamento rigenerativo autologo

 

Come si svolge il trattamento PRP per i capelli

Il percorso inizia sempre con una visita tricologica approfondita, durante la quale il medico valuta la condizione del cuoio capelluto e individua le aree da trattare. Dopo questa prima fase di valutazione, si procede con il prelievo di una piccola quantità di sangue, esattamente come avviene per un normale esame di laboratorio. Il campione viene poi inserito in una centrifuga specifica che separa il plasma ricco di piastrine dagli altri elementi del sangue. Questa frazione viene quindi attivata per stimolare il rilascio dei fattori di crescita, sostanze che agiscono direttamente sulle cellule del bulbo pilifero.

Il plasma così ottenuto viene iniettato con microaghi nelle aree diradate del cuoio capelluto. Le iniezioni sono superficiali, non dolorose e non richiedono anestesia generale. Al termine della seduta, il paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane, poiché non vi è alcun tempo di recupero necessario. Le sedute durano in media tra i trenta e i quaranta minuti e si effettuano in ambulatorio, in condizioni di massima sicurezza igienico-sanitaria.

 

Cosa aspettarsi dopo il trattamento PRP

Il PRP non è un trattamento miracoloso, ma una terapia progressiva che richiede costanza e pazienza. I risultati si manifestano gradualmente e in modo naturale. Nei primi due mesi si nota generalmente una riduzione della caduta dei capelli, segno che i follicoli stanno rispondendo positivamente alla stimolazione. Dopo tre o quattro mesi, la chioma appare più folta, con capelli più spessi e resistenti. Con il passare del tempo, e in particolare dopo sei mesi, si può osservare un miglioramento visibile della densità capillare e della qualità del cuoio capelluto.

Ogni paziente ha un proprio ritmo di risposta al trattamento, che dipende da fattori individuali come età, genetica, alimentazione e stato ormonale. Per consolidare i risultati, i medici consigliano solitamente un ciclo iniziale di tre sedute, a distanza di circa un mese l’una dall’altra, seguito da richiami periodici ogni sei o dodici mesi. Questo permette di mantenere attivi i processi rigenerativi e di prolungare gli effetti benefici nel tempo.

 

I benefici del PRP capelli

I vantaggi del PRP sono numerosi e vanno ben oltre la semplice stimolazione della crescita dei capelli. Oltre a favorire la ripresa dell’attività dei follicoli piliferi, il trattamento induce un miglioramento complessivo della fisiologia del cuoio capelluto. La microcircolazione sanguigna viene potenziata, favorendo un apporto costante di ossigeno e nutrienti essenziali alle cellule della papilla dermica. Questo processo contribuisce a rendere i tessuti più reattivi e vitali, creando un ambiente ottimale per la crescita di capelli forti e sani. Parallelamente, l’aumentata ossigenazione dei tessuti migliora la loro capacità di rigenerarsi, riducendo l’infiammazione e migliorando l’equilibrio idrolipidico cutaneo.

Il PRP favorisce inoltre la produzione di collagene ed elastina, due proteine strutturali fondamentali per mantenere il cuoio capelluto elastico, tonico e ben nutrito. Questa rigenerazione tissutale rende i capelli visibilmente più lucidi, morbidi e corposi, con una texture più uniforme e un aspetto complessivamente più giovane. Nel tempo, il cuoio capelluto tende a diventare più resistente agli agenti esterni e alle sollecitazioni meccaniche, migliorando la capacità di trattenere umidità e proteine alla base del fusto capillare.

Un altro aspetto rilevante riguarda la sinergia del PRP con altre terapie tricologiche. L’associazione con trattamenti come la mesoterapia, l’ozonoterapia o l’utilizzo di prodotti topici a base di vitamine e amminoacidi consente di amplificare ulteriormente i risultati, accelerando la rigenerazione dei tessuti e prolungando la fase anagen del capello. Questa integrazione terapeutica contribuisce a creare un ciclo di crescita più stabile e duraturo, rendendo il PRP non solo un trattamento autonomo ma una componente strategica di un percorso di cura completo e personalizzato. L’insieme di questi effetti, diretti e indiretti, conferisce al PRP un ruolo di primo piano nella medicina rigenerativa applicata alla tricologia moderna.

 

Variante “PRP biologico”: fattori di crescita vegetali a supporto della rigenerazione capillare

Negli ultimi anni è emersa una versione più evoluta del trattamento, il PRP biologico, che combina al plasma autologo i fattori di crescita di origine vegetale (PDGFs). Questi composti, estratti da piante medicinali e microalghe, stimolano le cellule staminali del cuoio capelluto e favoriscono una migliore microcircolazione. In questo modo il PRP biologico potenzia l’azione rigenerativa del trattamento classico e prolunga la fase di crescita dei capelli. Spesso è associato a tecniche complementari come la laserterapia a bassa intensità (LLLT) o il microneedling, per migliorare la penetrazione dei principi attivi. Pur essendo ancora oggetto di ricerca, i primi risultati mostrano come questa variante possa offrire un approccio più naturale e personalizzato alla cura e alla ricrescita dei capelli.

 

Limiti e controindicazioni del PRP

Sebbene il PRP sia una terapia sicura e ben tollerata, non è indicata in presenza di determinate condizioni mediche. I pazienti affetti da gravi patologie ematologiche, disturbi della coagulazione, infezioni del cuoio capelluto o in terapia con anticoagulanti dovrebbero evitare il trattamento. In questi casi, sarà il medico a valutare l’opportunità di procedere o di orientarsi verso alternative più adatte. È importante ricordare che il PRP non può creare nuovi follicoli laddove questi siano completamente scomparsi: il suo scopo è riattivare quelli ancora presenti, migliorandone la funzionalità e la vitalità.

Nei casi più avanzati di calvizie, il PRP può rappresentare un valido supporto a un intervento di trapianto, poiché contribuisce a migliorare la qualità della cute ricevente, favorisce l’attecchimento dei bulbi e accelera la guarigione post-operatoria.

 

PRP prima e dopo: i risultati reali

Le immagini del prima e dopo trattamento testimoniano in modo concreto l’efficacia del PRP e offrono una rappresentazione tangibile dei cambiamenti che questa terapia rigenerativa è in grado di indurre. Già dopo poche sedute, il miglioramento nella densità e nella consistenza dei capelli diventa evidente: la chioma assume un aspetto più omogeneo e vitale, i fusti appaiono più spessi e resistenti, e la texture del cuoio capelluto risulta progressivamente più tonica. I pazienti riferiscono spesso una sensazione generale di maggiore corposità e volume, accompagnata da un miglioramento estetico che cresce di settimana in settimana. Il cambiamento avviene in modo graduale, mai artificiale o improvviso, permettendo al risultato di integrarsi armoniosamente con l’aspetto naturale della persona.

Questo andamento progressivo rappresenta uno dei punti di forza del trattamento PRP, perché consente di ottenere risultati convincenti e realistici senza ricorrere a procedure invasive. Con il passare dei mesi, le aree diradate tendono a infoltirsi in maniera sempre più evidente, mentre la caduta dei capelli rallenta in modo significativo e duraturo. In molti casi, il miglioramento non riguarda solo la quantità, ma anche la qualità del capello, che diventa più lucido, flessibile e resistente alla rottura, a conferma dell’efficacia rigenerativa del PRP sul metabolismo follicolare.

 

Domande frequenti sul trattamento PRP

Molti si domandano quale sia la reale percezione sensoriale durante una seduta di PRP e in che misura la procedura possa risultare dolorosa. Da un punto di vista clinico, le microiniezioni utilizzate per veicolare il plasma ricco di piastrine provocano una stimolazione nocicettiva lieve e localizzata, paragonabile alla sensazione prodotta da piccoli aghi superficiali. Si tratta di un fastidio transitorio che raramente richiede l’uso di anestetici locali. Numerosi pazienti riferiscono una soglia di tollerabilità ottimale e descrivono una progressiva attenuazione della sensazione dolorosa nel giro di pochi minuti. In alcuni casi, il medico può applicare un impacco refrigerante o un unguento lenitivo per ridurre la vasodilatazione temporanea e rendere l’esperienza più confortevole. Nel periodo immediatamente successivo alla seduta, il cuoio capelluto può presentare un eritema lieve, una sensazione di tensione cutanea o un edema localizzato. Questi fenomeni rientrano nel normale processo infiammatorio controllato che caratterizza l’attivazione dei fattori di crescita piastrinici e tendono a regredire spontaneamente entro poche ore. Talvolta il paziente può percepire un leggero calore superficiale o una minima ipersensibilità tattile, segni di una risposta rigenerativa in atto.

La durata media di una sessione di PRP varia in funzione dell’estensione dell’area interessata, ma si colloca generalmente tra i trenta e i quaranta minuti. L’assenza di tempi di recupero rappresenta uno dei principali vantaggi della metodica: non è necessario alcun periodo di convalescenza e il soggetto può riprendere immediatamente le proprie attività quotidiane, evitando soltanto, per le prime ventiquattro ore, l’esposizione diretta ai raggi solari, l’attività sportiva intensa e l’uso di cosmetici o detergenti aggressivi. Dal giorno successivo, è possibile procedere con un lavaggio delicato dei capelli e con la consueta routine di igiene personale.

Per quanto riguarda la durata dei risultati, è importante chiarire che il PRP non agisce come un trattamento a effetto immediato, ma piuttosto come un processo biologico graduale che attiva i meccanismi di rigenerazione tissutale per diverse settimane dopo la seduta. I fattori di crescita rilasciati dalle piastrine stimolano la proliferazione delle cellule della papilla dermica e migliorano la vascolarizzazione locale, favorendo un ambiente ideale per la ricrescita capillare. Con un protocollo di mantenimento personalizzato, i benefici clinici possono perdurare per molti mesi e, in soggetti con buona risposta biologica, anche oltre l’anno. Il cuoio capelluto tende a mostrare una maggiore tonicità, i capelli risultano progressivamente più spessi, elastici e resistenti, e la caduta si riduce in modo significativo. Il mantenimento dei risultati dipende tuttavia da vari fattori sistemici, tra cui l’alimentazione, il metabolismo, la gestione dello stress ossidativo e l’aderenza alle indicazioni terapeutiche fornite dal tricologo. Un approccio multidimensionale, che integri il PRP con corrette abitudini di vita e protocolli di supporto, consente di stabilizzare nel tempo i miglioramenti ottenuti e di preservare una chioma in salute anche a lungo termine.

 

Affidarsi a specialisti qualificati

Il successo del PRP dipende in gran parte dall’esperienza del medico che esegue il trattamento e dalla qualità delle tecnologie impiegate. È fondamentale rivolgersi a centri specializzati in tricologia, in grado di offrire protocolli personalizzati e apparecchiature certificate. Presso Tricomedit Group, il PRP viene eseguito da professionisti esperti in medicina rigenerativa e tricologica, con protocolli calibrati sulle caratteristiche individuali di ogni paziente. Ogni fase del trattamento viene gestita con la massima attenzione, dalla preparazione del plasma fino all’applicazione, per garantire risultati efficaci e duraturi.

 

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Se noti un diradamento o una perdita di densità dei tuoi capelli, non aspettare che la situazione peggiori. Durante la visita, i nostri esperti analizzeranno lo stato di salute del tuo cuoio capelluto, valuteranno la vitalità dei follicoli e ti guideranno verso il percorso più adatto per riattivare la ricrescita ei tuoi capelli in modo naturale, sicuro e personalizzato.

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